23_ Il crocifisso nella letteratura

"Io cominciai: «O frati, i vostri mali...»;
ma più non dissi, ch'a l'occhio mi corse
un, crucifisso in terra con tre pali."
verso 111, XXIII canto, Inferno, Divina Commedia, Dante Alighieri

"E se licito m'è, o sommo Giove
che fosti in terra per noi crucifisso,
son li giusti occhi tuoi rivolti altrove?"
verso 119, VI canto, purgatorio, Divina Commedia, Dante Alighieri

"E alla tomba di mio suocero io piansi ad onta che anche l'ultimo addio che mi diede non sia stato troppo affettuoso. Dal suo letto di morte mi disse che ammirava la mia sfacciata fortuna che mi permetteva di movermi liberamente mentre lui era crocifisso su quel letto. Io, stupito, gli domandai che cosa gli avessi fatto per fargli desiderare di vedermi malato."
Cap. 1 Matrimonio, La coscienza di Zeno, Italo Svevo

In questi riferimenti della letteratura italiana, vediamo che la cosa presa in considerazione, il crocifisso, è un oggetto che non ha età visto che è citato sia nella Divina Commedia di Dante Alighieri, seppur in volgare con il termine crucifisso, ma anche in testi più recenti come la coscienza di Zeno di Italo Svevo.

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