02_What is Orta?

Questo articolo metterà in mostra alcune delle cose che più caratterizzano il piccolo borgo, raccontando il periodo e il motivo per cui hanno una rilevante importanza per Orta.


IL "PITTORE SUL LAGO D'ORTA"

(foto realizzata da Simone Dalledonne nel giardino del municipio)

L'opera del "pittore sul lago d'Orta" è una scultura in bronzo realizzata nei primi anni del secondo millennio. La statua si trova in un piccolo giardino che si affaccia su una terrazza a picco sul lago, del parco di Villa Bossi, l'attuale sede del Municipio.
Si può percepire la sorpresa che cattura la mente e l’anima di chi sa ancora sognare ma anche dei più freddi razionalisti, che non possono esimersi dal restare meravigliati dinanzi ad un uomo intramontabile che non ha ancora deciso come comporrà il suo quadro, come dipingerà la sua isola e quali emozioni susciterà il lago d'Orta.


AMBONE DELLA BASILICA DI ORTA SAN GIULIO




L’Ambone della Basilica, sull’Isola di S. Giulio, è un manufatto risalente al XII secolo e rimane il manufatto più antico realizzato con il Serpentino, una pietra molto famosa, già nota ai tempi del Medioevo, che è diventata molto pregiata visto che l’estrazione di Serpentino dalla cava di Oira, un piccolo paese della sponda opposta del Lago d'Orta, terminò negli anni ’60. Sull'ambone sono rappresentate due scene di lotta, corrispondenti al gusto dei bestiari medievali, che stanno a significare la lotta tra il bene ed il male.
 

IL CROCIFISSO 


(foto realizzata da Simone Dalledonne nella cappella II del sacromonte di Orta)

Orta ha un passato legato stretto alla religione cristiana. Infatti l'isola di San Giulio, situata di fronte al piccolo paese, è chiamata così in onore dell'evangelizzatore che portò la religione nei territori limitrofi al lago d'Orta. In pochi sanno che dal XIII al XVIII si sviluppò la Riviera di San Giulio, la quale fu un'entità statale autonoma, localizzabile con il bacino del Lago d'Orta. Dipendente direttamente dal Sacro Romano Impero, fu infeudata il 20 settembre 1219 al vescovo pro tempore di Novara, che assunse il titolo di conte della Dictio Sancti Iuli, che quindi incarnava un tipico esempio di Vescovi-Conte del periodo medievale. 

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