11_ Tassonomia del Crocifisso

La storia ci insegna che alle origini la croce veniva usata come strumento di tortura. La crocifissione era una delle peggiori condanne che si poteva infliggere a una persona, infatti la morte era molto lenta e dolorosa. La vittima veniva inchiodata alla croce per i suoi arti superiori e inferiori e alla fine moriva per dissanguamento o per cedimento del cuore.


Dopo la morte di Cristo, la croce ha assunto il simbolo della relgione cristiana, che rappresenta la grande sofferenza che il figlio di Dio ha dovuto sopportare per rendere libero il popolo cristiano. Il crocifisso con Gesù è presente in tutte le chiese cristiane, anglicane e ortodosse, in molte abitazioni e istituti scolastci dei paesi in cui la religione cristiana è la più praticata. Il crocifisso assume diverse grandezze in base alla funzione e al luogo che esso ricopre. Se il crocifisso deve essere appeso dietro all'altare di una chiesa, come simbolo importante della preghiera e delle celebrazioni, assumerà dimensioni notevoli, mediamente intorno ai due o tre metri di altezza. Invece, se il crocifisso deve essere appeso a una parete di un edificio qualunque, questo avrà delle dimensioni contenute, dell'ordine di qualche decina di centimetri.


Ai giorni nostri il crocifisso ha preso anche il ruolo di accessorio, soprattutto come collana, in varie tipologie di fattura. Così facendo il simbolo della croce nel tempo ha perso il significato religioso, per assumere più un simbolo di bellezza e di tendenza per il mondo della moda.


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