05_Il mito di San Giulio
Nella seconda metà del IV sedolo d.c., i due evangelizzatori e fratelli, San Giulio e San Giuliano, dopo un lungo viaggio dalla città greca di Egina e dopo aver costruito 99 chiese, giunsero a Orta e rimasero talmente incantanti e impressionati dalla grande bellezza del borgo, che scelsero l'isola dinnanzi a Orta per redigere la centesima chiesa.
La leggenda dice che ai tempi l'isola fosse abitata da da temibili draghi e mostruosi serpenti, infatti tutti i barcaioli del paese si rifiutarono di accompagnare San Giulio sull'isola. Allora, il Santo distese il suo mantello sull'acqua del Lago d'Orta e lo navigò come se fosse una zattera, fino a quando giunse sull'isola.
Quando sbarcò riuscì a scacciare dall'isola tutte le bestie, riuscendo così poi a costruire la centesima chiesa sull'isola che da quel momento porta il nome del santo che è riuscito a liberarla dai draghi e dai serpenti.
A dare manforte a questa leggenda, all'interno del convento delle suore dell'isola di San Giulio, è custodito la prova materiale della storia, ossia una vertebra che tutti dicono sia di un drago e che è stata ritrovata sul fondo del lago, nei dintorni dell'isola.
La leggenda dice che ai tempi l'isola fosse abitata da da temibili draghi e mostruosi serpenti, infatti tutti i barcaioli del paese si rifiutarono di accompagnare San Giulio sull'isola. Allora, il Santo distese il suo mantello sull'acqua del Lago d'Orta e lo navigò come se fosse una zattera, fino a quando giunse sull'isola.
Quando sbarcò riuscì a scacciare dall'isola tutte le bestie, riuscendo così poi a costruire la centesima chiesa sull'isola che da quel momento porta il nome del santo che è riuscito a liberarla dai draghi e dai serpenti.
A dare manforte a questa leggenda, all'interno del convento delle suore dell'isola di San Giulio, è custodito la prova materiale della storia, ossia una vertebra che tutti dicono sia di un drago e che è stata ritrovata sul fondo del lago, nei dintorni dell'isola.
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