04_ Orta raccontata da Umberto Eco

Come il protagonista del romanzo "Numero Zero", il ghostwriter  Colonna, anche Umberto Eco, tra la fine degli anni ’50 e l’inizio degli anni ‘60, amava trascorrere le ferie sul Sacro Monte, al “conventino”, una costruzione adiacente la chiesa del convento francescano, di proprietà privata, che Eco affittava per qualche settimana. Di seguito sono riportati due passi dello scrittore italiano relativi a Orta.
https://iltorinese.it/2015/09/19/umberto-eco-ricevera-cittadinanza-onoraria-orta-san-giulio/

(foto della cappella nuova realizzata da Simone Dalledonne)

"Io al crepuscolo guardavo incupito il lago che s'incupiva. L'isola di San Giulio, così radiosa sotto il sole, sorgeva dalle acque come l'isola dei morti di Böcklin. Allora Maia ha deciso di darmi uno scrollone e portarmi a fare una passeggiata sul Sacro Monte. Non lo conoscevo, è una serie di cappelle che s'inerpicano su un colle, e vi si aprono mistici diorami di statue policrome formato naturale, angeli ridenti ma soprattutto scene della vita di san Francesco".

"Ahimè, in una madre che abbracciava una creatura dolente vedevo le vittime di qualche remoto attentato, in una riunione solenne con un papa, vari cardinali e cupi cappuccini, indovinavo un concilio della banca vaticana che programmava la mia cattura, né bastavano tutti quei colori e le atre pie terrecotte per farmi pensare al regno dei cieli: tutto sembrava allegoria, perfidamente mascherata, di forze infere che tramavano nell'ombra. Arrivavo a fantasticare che di notte quelle figure s'inscheletrissero (cosa che dopotutto il corpo rosa di un angelo se non un in tegumento mendace che nasconde uno scheletro, sia pure celeste?) e partecipassero alla danza macabra di San Bernardino alle Ossa"
http://www.piemonteparchi.it/cms/index.php?option=com_k2&view=item&id=1036:umberto-eco-e-il-sacro-monte-di-san-francesco&Itemid=239 

Umberto Eco, Numero zero, ed. Bompiani, Milano , 2015, pag. 206 

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